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Mission:
i murales da non perdere
Un vero e proprio museo a cielo aperto che si estende in stradine e vicoli nascosti, dove convivono artisti che hanno scritto la storia del Muralismo e anonimi talentuosi, dove le opere cambiano nel tempo seguendo gli eventi della storia e ispirandosi a miti ancestrali. Centinaia di murales colorati con messaggi forti, i personaggi che li popolano sembrano volersi staccare dalle pareti per urlarvi in faccia ciò che hanno da dire e invece rimangono lì, immobili, solenni.
Mission è un quartiere pazzesco, sarebbe un errore non visitarlo: vi basteranno un paio d’ore per assorbirne l’energia e riempirvi gli occhi di immagini che lasceranno il segno.
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Il nostro itinerario parte da Clarion Alley che raccoglie diversi murales significativi per raggiungere il Women’s Building e ammirare il MaestraPeace sulla 18th Street, poco distante. Da lì in 20 minuti a piedi si arriva all’House of Brakes con il suo Carnaval Mural e a Balmy Alley in 5 minuti. Dietro l’angolo termineremo la visita con l’immagine di Frida in Infinita Ternura tra Lucky Street e la 25th St.
VIDEO
House keys, not handcuffs @ Clarion Alley
Mount Fuji – Kenshin Tomoshima @ Clarion Alley
Rene Yanez Tribute (2018) @ Clarion Alley
Born & Raised Mission, Mi vida loca Yucatan @ Clarion Alley
MaestraPeace @ The Women's building at 3543, 18th Street between Valencia and Guerrero
Due anni di lavoro per uno dei pezzi di arte pubblica contemporanea più ambiziosi non solo di SFO ma probabilmente del mondo. Sette donne (tra cui Susan Cervantes, Miranda Bergman e Juana Alicia) in rappresentanza di oltre 100 anni di esperienza muralista e un team di 50 volontari per creare quest’opera che occupa la superficie di un intero palazzo. Immagini di varie culture, divinità, donne da tutto il mondo che si fondono in un vortice di colori e che non riuscirete a smettere di guardare senza emozionarvi.
Carnaval Mural - Daniel Galvez (1983) @ Above the House of Brakes on 24th Street at Van Ness Ave
Un tributo alle celebrazioni del Carnevale di Mission nel 1979 diventata oggi una tradizione di primavera nel quartiere. Daniel Galvez ne immortala una scena nel 1983, intrappolandone l’anima latina per sempre.
Naya Bihana @ Balmy Alley
Tre generazioni di donne nepalesi lavoratrici nei campi alle pendici dell’Himalaya spezzano le catene dell’oppressione. L’artista Martin Travers dipinse il murales nel 2002 in risposta alle agitazioni politiche in Tibet all’inizio del nuovo millennio: un messaggio forte che conferisce il potere del cambiamento e della libertà anche agli strati più bassi della società, un messaggio che fa eco alla rivoluzionaria pittura muralista messicana di Rivera, audace e autentica.
Infinita Ternura – Julia Nada (2014) @ Lucky St & 25th St
Lo stesso Diego Rivera ha realizzato diversi murales di Mission, quel Diego, l’elefante di Frida. Ed è con Frida che terminiamo la nostra visita del quartiere, con il murales Infinita Ternura realizzato dall’artista Julia Nada che la ritrae insieme alla cantante messicana sua amica (e amante) Chavela Vargas.
Le donne hanno un ruolo fondamentale nell’arte di questo quartiere: i murales iniziano a comparire qui negli anni ’70 proprio grazie a un gruppo di donne artiste, le Mujeres Muralistas la cui filosofia è perfettamente racchiusa in queste parole di una delle fondatrici, Patricia Rodriguez:
“The statements that we made were very feminine and we got a lot of criticism because we weren’t doing soldiers with guns, weren’t doing revolutionary figures.
We were painting women. Women in the marketplace, women breastfeeding, women doing art. People got really angry that we were doing that. ‘How could you do this when there’s so much going on?’ but we were saying that being a woman is a revolution in society”.
Ecco perché dovreste proprio fare un giro in questo quartiere. Con spirito rivoluzionario, curiosità e amore per l’arte.