Visitare San Francisco in 3 giorni: il nostro itinerario
3 giorni e 2 notti. Siamo arrivati a SFO nel primo pomeriggio del 13 Agosto e dopo aver raggiunto il nostro hotel ed esserci liberati dei bagagli abbiamo subito iniziato a scoprire la città.
Abbiamo scelto il Coventry Inn su Lombard Street per la posizione, le recensioni positive e il rapporto qualità prezzo: principali attrazioni della città facilmente raggiungibili a piedi così come fermate dell’autobus e Cable Car. Stanza molto grande, pulita, personale alla reception cordiale e disponibile.
Per scoprire tutti gli hotel del nostro on the road leggi il post
GIORNO 1 - pomeriggio
In pochi minuti a piedi abbiamo raggiunto Fisherman’s Wharf, è da qui che inizia la nostra esperienza: guardando l’oceano Pacifico.
Una lunga passeggiata che costeggia l’oceano, c’è ancora la luce quando arriviamo e tanti ragazzi, bambini, famiglie sulla spiaggia, in acqua e nei giardinetti sul lato. Roller blades, monopattini, biciclette, c’è aria di vacanza.
Continuiamo a camminare e la strada si riempie di negozi di souvenir, ristoranti di ogni genere, musica. Questa è la patria dei ‘buskers’, artisti di strada provenienti da tutto il mondo, forse i migliori: suonano, cantano, intrattengono i passanti con spettacoli divertenti, la gente inizia a ballare con loro e offre generose mance riconoscendo il loro talento.
Arriviamo fino al PIER 39, il celebre molo affollato di leoni marini; sono rumorosi, sguazzano tra le barche e si rilassano sui pontili, diventando un ricordo nelle foto dei turisti curiosi. Guardando oltre i leoni c’è Alcatraz, la prigione-museo oggetto di numerosi tour; nella baia ci sono diverse imbarcazioni per turisti, traghetti da mini-crociera e barche a vela. Si fa sera e decidiamo che la prima cena del nostro primo giorno di California on the road merita un hamburger da IN-N-OUT.
Assaggeremo la Clam Chowder domani.
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GIORNO 2
Pronti? Giornata impegnativa.
Raggiungiamo a piedi la fermata di Hyde St & Beach St, acquistiamo la card giornaliera che ci permetterà di utilizzare illimitatamente tutti i mezzi pubblici della città, Cable Car compreso: consigliamo di fare questa esperienza al mattino presto per evitare le lunghe code del pomeriggio.
Aggrappati alle sbarre metalliche con la testa fuori, su e giù per le strade in salita e in discesa arriviamo alla prima fermata: Ferry Building. Frappuccino e brownies di Starbucks alla mano, proseguiamo a piedi su Market Street fino a Union Square.
Uno sguardo agli skaters che volteggiano in aria (ma cadono anche rovinosamente sulle scale), un giro nel grande Apple store e da Macy’s e prendiamo un autobus per raggiungere il quartiere Mission, noto per i suoi coloratissimi murales. Per scoprire dove si trovano i più belli da instagrammare, leggi il post
Pranzate qui, troverete qualunque cosa di cui avrete voglia. Proseguite nel quartiere gay di SFO: Castro, dove le strisce pedonali sono a colori e le bandiere arcobaleno a ogni angolo.
Prendete di nuovo un autobus per scoprire Alamo Square e le inclinatissime Painted Ladies prima di rientrare in hotel, fare una doccia e raggiungere il Golden Gate Bridge al tramonto. Vi conviene prendere una felpa o un k-way, SFO è molto ventilata e al Golden Gate lo è ancora di più: c’è un autobus che passa proprio su Lombard Street con cui raggiungerete un ottimo punto di osservazione da cui scattare migliaia di foto.
Per la cena siamo tornati a Fisherman’s Wharf e abbiamo assaggiato un fish wrap e la tipica zuppa di vongole della città, servita in una forma di pane cava.
Leggi il post con i nostri consigli su dove e cosa mangiare durante l’on the road!
GIORNO 3 - mattina
Ultimo giorno in città. Dopo il check-out e il deposito bagagli raggiungiamo a piedi il famoso tratto tortuoso di Lombard Street, risalendo le strade ripide come piccole colline.
Proseguiamo a piedi alla scoperta di due quartieri a tema: Chinatown e Little Italy. Con il primo veniamo letteralmente catapultati in Asia, ci sembra di essere tornati a Pechino: botteghe cinesi piene di generi alimentari e non di ogni tipo, sentiamo gli stessi odori e vediamo sacchi pieni di animali essiccati in bella mostra ovunque.
Solo abitanti cinesi stipati sul marciapiede che muovono il flusso da cui veniamo trasportati, parlano migliaia di dialetti diversi e i suoni, i colori ci riportano in Cina in un istante.
A Little Italy invece ci sentiamo un po' a casa guardando mille insegne in italiano di ristoranti e pizzerie, piccole bandiere tricolore sui balconi e facce dai tratti somatici familiari.
Decidiamo di non fare colazione ma concederci direttamente un ricco brunch made in USA: Pat’s è il posto giusto per ordinare enormi pancakes da annaffiare con litri di sciroppo d’acero, Eggs Benedict e French toast memorabili.
Torniamo in hotel per recuperare i bagagli, raggiungere la stazione Hertz più vicina e ritirare la nostra auto: SFO è stato solo il primo assaggio di questa avventura, siamo pronti per scoprire la prossima tappa.
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